L'ermafroditismo fra i pesci

     

Donzella pavonina

 

Nel mondo animale la distinzione fra maschio e femmina non è sempre rigida: alcune specie infatti possono mostrare contemporaneamente le caratteristiche di entrambi i sessi, altre oscillano addirittura fra un sesso ed un altro. 
Talvolta l’ambiguità sessuale arriva al punto che gli organi sessuali, maschili e femminili, si sviluppano e regrediscono più volte alternativamente, come avviene, per esempio, nelle ostriche. 
Quando l’individuo sviluppa prima gli spermatozoi e poi le uova - comportandosi all’inizio come maschio e poi come femmina – si assiste al fenomeno dell’ermafroditismo, largamente rappresentato in natura e diffuso fra i pesci, sia di mare che d’acqua dolce. 
  

Sciarrano


Nei Serranidi e negli Sparidi, per esempio, comuni nel Mar Mediterraneo, l’ermafroditismo è frequente.
Lo sciarrano (serranus scriba) espelle sia uova che spermi.

La condizione ermafrodita si è evoluta in un momento successivo alla differenziazione sessuale, probabilmente per garantire la possibilità di riproduzione anche in casi in cui le possibilità di incontro tra individui di sesso opposto sono limitate. 
Certe specie ricorrono all’autofecondazione solo in caso di necessità – come un prolungato isolamento – mentre altre la praticano anche nell’ambiente abituale. 
  

Perchia


A volte però i gameti maschili e femminili non maturano contemporaneamente, così che l’individuo ermafrodita deve ricorrere alla fecondazione incrociata con un altro individuo portante organi del sesso opposto. 
In sostanza, si comporta da maschio quando sono maturi gli spermatozoi e da femmina quando maturano le uova. Nel primo caso si parla di “proterandrìa” (dal greco proteros = anteriore e andros = uomo); nel secondo di “proteroginìa” (da proteros e gyné = donna). 

L’accentuazione del fenomeno porta all’inversione sessuale, per cui un individuo di un dato sesso, ad un certo momento della sua vita, si trasforma acquistando i caratteri e le capacità funzionali proprie dell’altro sesso. 
Tale condizione si riscontra in molte specie di pesci, i quali conducono una parte dell’esistenza da maschi ed un’altra da femmine e in alcuni il periodo maschile e femminile può alternarsi più volte. 
 

Orata


L’orata (sparus aurata) nasce maschio e rimane tale fino ai 2 anni; poi diventa femmina, cambiando sesso senza che niente esternamente riveli la trasformazione avvenuta. 
Lo stesso avviene nei Serranidi e negli Sparidi, mentre in altri pesci marini - come il pagello, le menole, gli zerri e i Labridi in genere – succede l’inverso: sono femmine fino a 10-12 cm di lunghezza e maschi a partire dai 15 cm.

In genere l’inversione sessuale si accompagna a vistose modificazioni di taglia e di colorazione, che rendono ben riconoscibili maschi e femmine. 
 

Donzella femmina


E’ il caso della donzella (coris julis), in cui i due sessi sono ben diversi.  Gli esemplari giovani (12-14 cm di lunghezza) sono femmine e mostrano la cosiddetta livrea primaria; in seguito, intorno ai 4-6 anni, si ha un aumento della taglia (fino ai 20-25 cm) e le femmine si trasformano in maschi, modificando anche la loro colorazione in una livrea secondaria. 
 

Donzella maschio


Oltre ai due tipi sessuali sopra descritti, si possono osservare anche individui con colorazione e taglia intermedie, diverse sia da quella dei maschi che delle femmine. Si tratta di individui “intersessuali”, nei quali cioè la fase sessuale è ancora in transizione, in attesa del mutamento definitivo che li trasformerà in uno o nell’altro sesso. 

Oltre a coris julis, un altro Labride ricercato dagli acquariofili per i suoi bellissimi colori è la donzella pavonina (thalassoma pavo) che, quando raggiunge 20 cm di lunghezza, sfoggia la livrea secondaria maschile dai vistosi toni azzurri. 
Nei Labridi, quindi, la maggior parte dei maschi sono ex-femmine che, ad un’età variabile fra i 7 e i 13 anni, invertono la fase sessuale trasformandosi in maschi e tali rimangono per il resto della vita, che può durare fino a circa 20 anni. 
 

Ghiozzo


Il ghiozzo vive in gruppi formati da un maschio e da un harem di femmine, le quali ad un certo punto avrebbero la naturale tendenza a cambiare sesso, che viene però soppressa dal predominio aggressivo esercitato dal maschio. 

Quando esso muore, immediatamente una delle femmine (in genere la dominante) cambia sesso trasformandosi nel nuovo padrone. 
 

Cernia bruna


Anche le cernie presentano il fenomeno della inversione sessuale: nascono femmine e, dopo alcuni anni, diventano maschi a tutti gli effetti. 
Tale cambiamento avviene in genere di conseguenza all’aumento delle dimensioni dell’animale che fino ai 5-6 anni pesa 3-5 kg ed è ancora di sesso femminile. Superati i 10 anni, si trovano solo esemplari maschi di taglia ragguardevole, nei quali la funzionalità degli organi maschili è ormai quella predominante e durevole per il resto della loro vita, che può arrivare anche a mezzo secolo.